sabato, luglio 16, 2016

Dall'ideale al sogno

 
 
 
 

 
 
 

L'io è quel complesso di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto originale dell'uomo, la struttura dell'umana natura.
Nel nostro io interagiscono la ragione e l'affettività. Il blocco di questa attività di interscambio causa la dissociazione dell'io.
La ragione corre verso l'alienazione e l'affettività si manifesta con un fascio di reazioni irragionevoli. L'uomo pensa di realizzare il proprio ideale invece asseconda il volere del Potere che dopo averlo privato dei desideri originari gli impone quelli falsi.
Le esigenze di un uomo pretendono di essere esaudite. Siccome l'uomo non ha la forza e l'intelligenza per realizzarle, di raggiungere cioè il traguardo che esse fanno prevedere, l'uomo dà forma a questa pretesa secondo la consistenza fragile e ultimamente illusoria che si chiama sogno, cosa molto diversa dall’ideale che rappresenta l’oggetto di perfezione per cui il cuore dell’uomo è fatto.
Lo sguardo della ragione riconosce il vero, cioè la corrispondenza tra quello che è proposto e il proprio cuore, tra quello che si incontra e si segue e la natura originale della propria persona.
La ragione conduce l'uomo verso la libertà. La libertà è innanzitutto capacità di una percezione che nasca dentro di noi, determinata da qualcosa che suscita l'interesse dell'io: quel complesso di esigenze e di evidenze che costituiscono il volto originale dell'io, la struttura dell'umana natura. Tale percezione istituisce un paragone tra ciò in cui l'io si imbatte e ciò che lo costituisce originariamente. E' questo paragone che dà all'uomo la possibilità di cercare la soddisfazione. La percezione che coinvolge l'io è l'inizio della liberazione, perché è l'inizio della ricerca di un modo di rapporto con la realtà che soddisfi, cioè corrisponda, risponda a ciò che pre-occupa l'io, a ciò che teologicamente si chiama cuore.




9 commenti:

  1. “viviamo con Dio o per Dio” ?
    Non c'è dualismo.
    Quando molti fenomeni, pur apparentemente diversi tra loro, debbono essere studiati, non si fanno scelte e neppure ci si applica a ciascuno di essi separatamente: si cerca la causa prima, il minimo comune denominatore di ciascuno di essi. Si fanno ipotesi e si verifica la congruità con i fenomeni osservati.
    Esemplificativamente, l'osservazione dei fulmini, dei fenomeni d'isteresi magnetica, delle interazioni elettrostatiche e chimiche hanno portato alla formulazione delle note leggi sull'elettromagnetismo come descrittive di fenomeni diversissimi tra loro.
    Allo stesso modo tutte le religioni derivano da concetti filogenetici della specie, quali, ad esempio, la percezione del tempo.
    Dio è dovunque e comunque figlio dell'uomo.
    Per una ragione molto semplice: un Padre, onnisciente, onnipotente, onnipresente ed eterno non è concepibile dalla mente umana. Questi simbolismi sono, al contrario, frutti semantici delle limitate possibilità del nostro pensiero e, per questo, del tutto umane le loro espressioni.
    "Un Padre, onnisciente, onnipotente, onnipresente ed eterno non è concepibile dalla mente umana", a meno che questo Padre si faccia carne e venga a vivere in mezzo a noi. Questo è l'evento che fa del cristianesimo una religione irripetibile. Umanamente unica.

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  2. La prima esigenza dell'Io è amare ed essere amati. Questa evidenza parte dalla nascita e si spinge fino all'età adulta.
    L'immagine è una testimonianza. E' successo a Scafati:

    È proprio vero che le donne sono una sorpresa inesauribile. Una signora di 84 anni di Scafati, in provincia di Salerno, ha chiesto il divorzio addebitando l’intera colpa al “povero” marito che, riportano le cronache, verrebbe meno al proprio dovere di soddisfacimento sessuale nei confronti della sposa. L’uomo, anche lui molto anziano, intervistato al telefono ha ammesso candidamente i propri limiti:
    Mi dispiace ma a quest’età più di due volte al mese non riesco proprio a farcela.
    Nonostante l’avvocato di famiglia stia tentando di farla tornare sui suoi passi, la moglie, per cui quello attuale sarebbe già il terzo matrimonio, è decisa ad andare fino in fondo.


    L'articolista del quotidiano la mette sul faceto. Ecco, non conosce le esigenze dell'Io.


    http://dilei.it/bellastoria/video/divorzia-a-84-anni-il-marito-e-troppo-scarso-a-letto/396120/

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  3. Ho smesso di avere fiducia nelle religioni. Non in Dio, ma nelle religioni: che l'uomo fa sempre calzare a proprio piacimento, oggi come ai primordi.
    Ma le mie lacune sono troppo grandi per argomentare, ed i limiti di essere umano mi impongono di tacere. Sono minuscola, non posso dire cose più grandi di me...

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    Nelle ultime settimane frequento persone che parlano sempre del male, hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, hanno sempre del brutto da esprimere sugli altri e sul mondo, hanno sempre una maniera per disprezzare la vita che non li ha resi ricchi - sono dei giocatori del lotto -: di cosa avrà sete il loro Io?... Che fine avrà fatto il loro sguardo della ragione?...

    Io vengo guardata e ripresa con saccenza e quasi disprezzo...

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  4. La religione è una proposta di vita. Se coincide con le esigenze del nostro Io è l'inizio della liberazione dalla schiavitù del peccato.
    L'uomo ama troppo le cose della terra che possono dare solo una falsa felicità perché non portano a un sì, l'unica risposta all'offerta della Salvezza racchiusa nel sacramento del Battesimo. E' una strada che si apre, il binario della nostra vita che ci conclude con il ritorno al Padre. Bisogna diventare piccoli per capire le cose grandi.


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  5. Ho regalato una medaglietta con scritto: Per Cristo,con Cristo, in Cristo. Spero la porti ancora. Buonanotte non risponde al post, ma a quest'ora non riesco a riflettere.....(nelle altre ore?...anche!" Bacio.

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  6. Dio è un ideale o un sogno? Tu dici che un Padre onnisciente e onnipotente non è concepibile da mente umana? Eppure proprio questo abbiamo concepito.. d'altro canto basta una morale tutta umana a farci vivere come Cristo comanderebbe. Tutto amore e niente odio. Cosa c'è di tanto divino in questo semplice assunto?

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  7. La volontà di Dio è Mistero. L'ideale è vivere in base ai suggerimenti del Mistero che si manifesta, il sogno è invece il bizzocame inutile.

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  8. Dio è mistero e ci mancherebbe. Malattie, incidenti, guerre, bambini che muoiono come mosche, dovremo pur spiegarceli altrimenti. Il Mistero ci solleva da queste incombenze imbarazzanti. Resta il fatto che per vivere secondo canoni di bontà e buon senso, tutto sommato, basta un attimo di raziocinio. Comunque dono divino, non ci piove.

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  9. Non c'è niente da spiegare. L'uomo non osserva Comandamenti e Cristo e mi pare inevitabile che accadano barbarie, come conseguenza del libero arbitrio.

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