mercoledì, maggio 27, 2015

sabato, maggio 23, 2015

L'incanto della pioggia










Se piove, mi chiami accanto e mi indichi attraverso i vetri quel che succede fuori, distorto dai goccioloni sulla finestra, da quell'idea di mosso che ha la pioggia quando bagna come di virtualità tutto quello che scopre, toccandolo, appoggiandovisi sopra. – Guarda, piove, mi dici e mi convinci ci sia qualcosa da guardare, rannicchiati spalla contro spalla sul davanzale, e io ti dico – Tutte le volte la stessa storia, ma è una finestra, un po’ di pioggia! Dici – Zitto, e guarda; apri la finestra con l’acqua che rimbalza sul marmo e ci colpisce di riflesso. – Dai, che dopo ci tocca asciugare; ma dici che ti piace l’odore fertile dell’acqua, ti piacciono le persone in pantaloncini che camminano svelte, indecise tra il fastidio e il sollievo, guardi i palazzi di fronte, ti piace il nome dell’inverno pronunciato dalla bocca dell’estate, il brivido sulla pelle fuori stagione, il fatto che non si possa uscire, gli amici che chiamano per disdire la serata alla discoteca all'aperto, la televisione spenta.  E io insisto – È pioggia, è solo pioggia: non può piacerti, è una cosa stupida. Tu dici che non c’è niente di male a essere stupida. E’ che la pioggia ti piace proprio, le gocce sul naso, o su una ciglia. Io vorrei prenderti e tu non vuoi.  Il rumore delle auto sul fondo bagnato, le onde che alzano piano, ti piace quell'odore e colore di cenere che non è un fuoco spento, non è rovina, ma è una proprietà dell’acqua, è la cromatura d’una città sottomarina, ma senza i fronzoli dei coralli, è calma e bellezza, il segreto in un’ostrica. – Sei scema; ti dico all'orecchio, scrolli e ridi per togliermi la parola, il mento sulle mani, una freschezza sulla pelle. Resteresti a guardare la pioggia per ore, ne sei capace, poi fai una doccia, metti l’accappatoio, l’asciugamano attorno alla testa, e se piove ancora ti rimetti a guardala, incantata, che donna particolare che sei! – Chiudiamo?  E’ un lago qua per terra, attenta ai piedi. La chiudiamo per metà, la tua parte rimane aperta, allora io mi sposto dietro di te, ti abbraccio e poggio il mento sulla spalla, e sei contenta se me ne sto zitto e guardiamo la pioggia, le persone che corrono nelle portiere in macchina, gli ombrelli infelici, pensavano se ne riparlasse tra mesi.  Ma è possibile che non hai niente da fare, da startene a guardare la pioggia?  - È un acquazzone, una cosa passeggera; mi piace starti avvolto contro, mi piace accarezzarti le braccia, il corpo, mi piace amarti senza fare l’amore, mentre guardi la pioggia e dici che ti piace guardarla, che non ti stancheresti mai, che è una cosa stupida e che non c’è niente di male, nelle cose stupide. Mi viene male alla schiena, mi formicolano le gambe. Chiudo la finestra, prendo uno straccio dalla cucina e asciugo il pavimento, rimango a guardare mentre piove, ma se non ci sei tu a guardare la pioggia mi diventa oltre che stupida, mi diventa inutile e insulsa, e non la guardo più.





giovedì, maggio 21, 2015

Menzogne sulla condizione della donna









C'è sempre l'attesa della pioggia scrosciante, che arriva e se ne va altera e strafottente.

martedì, maggio 19, 2015

La Chiesa protagonista della storia




E' pur sempre vero che di ciò che si ama si può sempre parlare.
Pur ripetendosi si dicono ugualmente cose nuove, perché il cuore vero è sempre nuovo.
Andrea Emo è un grande pensatore ignorato. Qualcuno, mi sembra un quotidiano ad alta diffusione nazionale ha riesumato la sua figura.
Secondo Emo la Chiesa è stata per molti secoli la protagonista della storia, poi ha assunto la parte non meno gloriosa di antagonista della storia.
Oggi è soltanto la cortigiana della storia.
Io non voglio vivere la Chiesa come cortigiana della storia.
Se Dio è entrato nel mondo non è per essere cortigiano, ma redentore, salvatore, punto affettivo totale, verità dell'uomo.
Nella contingenza di una decisione si può, evidentemente, sbagliare, ma lo scopo per cui agiamo è solo questo: che la Chiesa non sia cortigiana ma protagonista della storia.
Non può passare inosservata l'intervista di Martini al Corsera.

La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. Le persone buone che mi aiutano mi fanno sentire l'amore.  Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?



domenica, maggio 17, 2015

Quando vivere diventa difficile









Ho appena partecipato alla Santa Mesa. Nella preghiera dei fedeli trovo:

Perché la comunità cristiana, memore del mandato di Gesù di predicare il vangelo ad ogni creatura, non tema di creare nuovi spazi di evangelizzazione e come "Chiesa in uscita" non rinunci mai ad accompagnare tutti, preferendo
chi è rimasto ai bordi della strada
Noi ti pregiamo.

giovedì, maggio 14, 2015

Credere a quello che non si vede







Ultimamente in numerosi saggi spesso proposti dalle gerarchie ecclesiali è palese la pretesa di compatibilità, ma sottintendendo la supremazia della Verità rivelata, anche con implicazioni scientifiche, come il creazionismo, Il Disegno Intelligente, ecc.

Nelle università prende piede il pensiero post metafisico, salvo qualche residuo del vecchio accademismo anti relativista.
Il senso comune scambia ancora la filosofia per ancella della teologia con conseguenze anche sul dibattito etico, sulle nuove etiche e bioetica.


giovedì, maggio 07, 2015

Senza Cristo il mondo sarebbe un deserto inospitale




« To be, or not to be, that is the question:
Whether ’tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles,
And by opposing end them? To die, to sleep…
No more, and by a sleep to say we end
The heartache and the thousand natural shocks
That flesh is heir to: ’tis a consummation
Devoutly to be wished. To die, to sleep.
To sleep, perchance to dream. Ay, there’s the rub,
For in that sleep of death what dreams may come
When we have shuffled off this mortal coil
Must give us pause. There’s the respect
That makes calamity of so long life,
For who would bear the whips and scorns of time,
Th’oppressor’s wrong, the proud man’s contumely,
The pangs of despis’d love, the law’s delay,
The insolence of office, and the spurns
That patient merit of th’unworthy takes,
When he himself might his quietus make
With a bare bodkin? Who would fardels bear,
To grunt and sweat under a weary life,
But that the dread of something after death,
The undiscovered country from whose bourn
No traveller returns, puzzles the will,
And makes us rather bear those ills we have
Than fly to others that we know not of?
Thus conscience does make cowards of us all,
And thus the native hue of resolution
Is sicklied o’er with the pale cast of thought,
And enterprises of great pitch and moment
With this regard their currents turn awry,
And lose the name of action. »



lunedì, maggio 04, 2015

Le cose che non hanno un senso



Il discorso sulla morte dovrebbe partire dal credere o meno in un'altra vita.
Il credente sa benissimo che la vita terrena serve all'uomo per dire un sì o un no. Il non credente pensa che con la morte debba finire tutto.
Il mio post tende ad indagare se esiste un comportamento diverso nel modo di vivere e il tipo di attesa della morte.


sabato, maggio 02, 2015

Perché molti attaccano la Chiesa




Pensate che la Chiesa sia attaccata per le nefandezze che compie? La Chiesa è attaccata perché difende la famiglia, perché è contro il divorzio e l'aborto. Sul divorzio c'è un giro d'affari enorme. Sulle pillole abortive e quelle del giorno dopo le multinazionali del farmaco si ingrassano a dismisura. La pillola abortiva è un falso. Procura danni a volte mortali. La pillola del giorno dopo è utilizzata dalle ragazzine di 13/14 anni che la scambiano come contraccezione. E' una bomba ormonale. Sembra avverarsi quel presagio e quell'incitamento di Nietzsche che ritiene decisivo, per superare e sconfiggere definitivamente il cristianesimo, attaccarlo non tanto sul piano della sua verità quanto su quello del valore della morale cristiana, mostrando che essa costituisce un crimine capitale contro la vita. In concreto il cristianesimo avrebbe introdotto nel mondo il sentimento e la coscienza del peccato e sarebbe il più grande avvenimento della storia dell'anima malata e il più fatale artifizio dell'interpretazione religiosa, da superare ed eliminare facendo riconquistare alla vita umana la sua innocenza, al di là del bene e del male, e così la gioia di vivere e una libertà senza confini.


venerdì, maggio 01, 2015

La via che porta alla salvezza

 
 

 
 
 
 
L'uomo è esigenza di totalità.
 
Si può dire esigenza di perfezione,
 
che nella sua etimologia latina significa compiutezza.
 
L'uomo non può salvarsi da sé. Solo nella compagnia
 
del Mistero collocatosi di fianco a lui, come parte
 
della sua umanità, l'uomo può trovare
 
risposta all'esigenza suprema della sua vita:
 
quella della salvezza.
 
L'ostacolo più grave al riconoscimento del Mistero
 
è la non coscienza del
 
proprio bisogno umano, della domanda sulla nostra
 
umanità: "Niente è tanto incredibile quanto
 
la risposta ad una domanda che non si pone".